Man in the middle: cos’è e come prevenire questo attacco informatico

Scritto da Webristle

Feb 3, 2024

Febbraio 3, 2024

Nel vasto e in continua evoluzione panorama delle minacce informatiche, l’attacco “Man in the Middle” (MITM) emerge come una delle tecniche più insidiose e difficili da rilevare. Questo tipo di attacco, che prende il nome dall’atto di inserirsi clandestinamente tra due parti in comunicazione, permette agli hacker di intercettare, modificare e reindirizzare i dati trasmessi senza che le vittime si rendano conto di essere comparse in una trappola virtuale. Da semplici conversazioni online a transazioni finanziarie crittografate, nessuna comunicazione digitale è completamente immune da questa minaccia.

L’importanza di comprendere la natura e il funzionamento degli attacchi MITM non può essere sottolineata abbastanza. Questi attacchi non solo violano la privacy e la sicurezza delle informazioni personali, ma possono anche avere ripercussioni devastanti su organizzazioni intere, compromettendo dati sensibili, rubando proprietà intellettuale e infettando reti con malware.

In questo articolo ti mostrerò in dettaglio cosa comporta un attacco man in the middle, le sue varie tipologie, come viene eseguito, e soprattutto, come individui e organizzazioni possono difendersi da queste incursioni digitali. Con una combinazione di tecnologia avanzata e pratica consapevolezza, è possibile creare barriere significative contro questa sofisticata forma di cyber attacco.

 

Cos’è l’attacco man in the middle

Un attacco Man in the Middle (MITM) è una forma di cyber attacco in cui un malintenzionato si inserisce segretamente in una comunicazione tra due parti senza che queste se ne rendano conto. L’attaccante “intercetta” la comunicazione digitale, potendo ascoltare, alterare o reindirizzare i messaggi scambiati tra le due parti ignare. Questo tipo di attacco può avvenire in vari contesti, come durante la navigazione su Internet, lo scambio di email, le transazioni finanziarie online o qualsiasi altro tipo di scambio di dati digitali.

Gli attacchi MITM si basano sull’abilità dell’attaccante di impersonare ciascuna delle parti coinvolte, facendo credere a ciascuno che stia comunicando direttamente con l’altro, quando in realtà tutti i dati passano attraverso l’attaccante. Questo può essere realizzato attraverso diverse tecniche, come lo spoofing di indirizzi IP, ARP poisoning, DNS spoofing, e l’intercettazione di connessioni Wi-Fi non sicure, tra gli altri.

Gli scopi di un attacco Man in the middle possono variare ampiamente, includendo l’intercettazione di comunicazioni private, il furto di credenziali di accesso o dati finanziari, la distribuzione di malware, o l’alterazione dei dati trasmessi per fini fraudolenti o dannosi. La versatilità e l’efficacia di questi attacchi li rendono una minaccia significativa nella sicurezza informatica, richiedendo attenzione e misure di protezione specifiche per mitigarne i rischi.

 

Tipologie di attacco di MITM

Le piattaforme di comunicazione online aprono le porte agli hacker per sfruttare varie vulnerabilità, impiegando un ampio spettro di metodi per effettuare attacchi Man in the Middle. Questi attacchi possono essere automatizzati attraverso l’uso di software specificamente progettati per infiltrarsi nei sistemi di comunicazione e intercettare i dati che vi passano, oppure possono essere condotti direttamente dagli hacker in modo manuale. Quest’ultima modalità è nota come attacco assistito dall’uomo.

Con l’aumento delle minacce cyber, diventa sempre più facile per gli aggressori eseguire tali azioni, specialmente attraverso l’adozione delle tattiche del Crime as a Service. Quest’ultimo fornisce anche ai malintenzionati meno abili gli strumenti necessari per infiltrarsi nelle comunicazioni e carpire dati in modo completamente illegittimo.

Di seguito, presenteremo un elenco delle principali forme di attacco Man in the Middle, per poi esaminare le strategie efficaci per proteggere i nostri dati e le nostre conversazioni dagli occhi indiscreti dei cybercriminali.

 

Spoofing del DHCP

Lo spoofing del DHCP avviene quando un attaccante si finge un server DHCP sulla rete, assegnando indirizzi IP agli utenti con le proprie configurazioni malevole. Questo permette all’attaccante di dirigere il traffico attraverso un dispositivo che controlla, facilitando l’intercettazione e la manipolazione dei dati.

ARP Cache Poisoning / ARP Spoofing

L’ARP Spoofing, o ARP Cache Poisoning, è una tecnica usata per indirizzare il traffico di rete da un host a un attaccante. Modificando la tabella ARP (Address Resolution Protocol) di un dispositivo, un malintenzionato può far sì che il traffico destinato a un certo indirizzo IP venga inviato al suo dispositivo invece che al destinatario legittimo.

Spoofing dei DNS

Questo attacco avviene quando un hacker manipola le risposte DNS (Domain Name System) per indirizzare le vittime verso siti fasulli che controlla, spesso con lo scopo di rubare credenziali di accesso o installare malware.

Spoofing HTTPS

Gli attacchi di spoofing HTTPS coinvolgono la creazione di un sito web falso che sembra sicuro, utilizzando un certificato SSL/TLS fraudolento per indurre in errore gli utenti sul fatto che la loro connessione sia crittografata e sicura.

SSL hijacking

Nel SSL Hijacking, il malintenzionato intercetta una connessione sicura SSL/TLS, spesso utilizzando un attacco MITM, per decifrare e manipolare i dati scambiati.

Email hijacking

L’hijacking di email implica l’accesso non autorizzato e il controllo di caselle di posta elettronica per intercettare o inviare email fraudolente, spesso con l’intento di perpetrare truffe o diffondere malware.

Session Hijacking: attacchi tramite cookie

Il Session Hijacking sfrutta i cookies di sessione per prendere il controllo delle sessioni utente su siti web, consentendo ai criminali informatici di impersonare le vittime e accedere a informazioni riservate.

 

Come viene effettuato un attacco man in the middle

Ti ho illustrato la diversità di contesti in cui gli hacker possono efficacemente posizionarsi all’interno delle comunicazioni client/server per catturare e modificare i dati a loro discrezione. Dal punto di vista della sicurezza informatica, ogni contesto esaminato rappresenta un tipo distinto di attacco, richiedendo l’uso di specifici strumenti e tecniche.

Per scopi espositivi, è possibile delineare un flusso operativo che un hacker potrebbe configurare per eseguire un attacco Man in the Middle, considerando il caso di una rete pubblica dove un utente si connette a un sito web. Questo esempio è particolarmente significativo data la sua frequente occorrenza nella realtà.

  1. L’hacker monitora le comunicazioni veicolate attraverso una rete pubblica
  2. La potenziale vittima si connette a Internet usando un dispositivo e un browser per visitare un sito web
  3. Il server del sito web riceve la richiesta dal browser dell’utente, la elabora e invia una risposta
  4. L’hacker cattura la risposta del server e inietta un codice dannoso per compromettere la comunicazione direzionata al browser dell’utente
  5. Il browser dell’utente riceve la risposta alterata e, ignaro del pericolo, procede nella comunicazione col sito web, generando un cookie che include anche le credenziali di sessione dell’utente
  6. L’hacker, ora in possesso di tutte le informazioni necessarie, può navigare sul sito web come se fosse l’utente originale, eseguendo azioni che normalmente sarebbero permesse. L’hacker può anche applicare tecniche aggiuntive per prolungare la durata dell’attacco senza necessità di riconfigurazioni, come il “cache poisoning”, che sfrutta cookie o altre informazioni di sessione per accedere ripetutamente ai servizi compromessi.

In questo scenario di attacco Man in the Middle, la vittima, nonostante possieda sistemi di sicurezza adeguati, potrebbe non notare alcuna anomalia.

Analizzando i dispositivi e le infrastrutture IT coinvolti negli attacchi Man in the Middle, si può classificare una gamma di scenari che implicano almeno una fase di intercettazione e una di decifrazione dei dati sottratti illecitamente ai legittimi proprietari, riflettendo le tecniche discusse precedentemente.

Man in the Wifi

Gli attacchi “Man in the Wifi” avvengono quando il criminale sfrutta reti Wi-Fi pubbliche o insicure per intercettare e manipolare il traffico di dati tra gli utenti e Internet, spesso creando un punto di accesso Wi-Fi malevolo noto come “Evil Twin”.

Man in the Browser

Questo tipo di attacco coinvolge malware o estensioni browser malevole che modificano le pagine web o intercettano dati direttamente all’interno del browser della vittima, spesso senza che quest’ultima se ne accorga.

Man in the Mobile

Gli attacchi “Man in the Mobile” sfruttano le vulnerabilità nei dispositivi mobili, come smartphone o tablet, per intercettare comunicazioni, tracciare la posizione o rubare informazioni personali.

Man in the IoT

Con la crescente diffusione di dispositivi Internet of Things (IoT), gli attacchi “Man in the IoT” mirano a sfruttare le debolezze di sicurezza di questi dispositivi per accedere a reti più ampie o raccogliere dati sensibili.

Man in the App

Gli attacchi “Man in the App” avvengono tramite applicazioni compromesse o malevoli installate sul dispositivo della vittima, che possono intercettare dati o eseguire azioni dannose.

Man in the Cloud

In questo scenario, gli attaccanti mirano a compromettere i dati salvati nei servizi cloud, intercettando o manipolando il traffico tra l’utente e il servizio cloud, o sfruttando configurazioni di sicurezza inadeguate.

 

Come prevenire attacchi MITM

Proteggersi dagli attacchi Man in the Middle (MITM) richiede un approccio multi-strato che coinvolge sia misure preventive individuali che organizzative. Questi attacchi sfruttano le vulnerabilità nelle comunicazioni tra client e server per intercettare o alterare i dati trasmessi. Di seguito sono riportati alcuni passaggi chiave per ridurre il rischio di subire un attacco MITM.

  1. Utilizzo di connessioni sicure
    • Crittografa tutte le comunicazioni: utilizza sempre protocolli sicuri come HTTPS, SSH, e TLS per crittografare i dati in transito. Questo rende molto più difficile per un attaccante intercettare o modificare i dati.
    • Verifica i certificati SSL/TLS: assicurati che i siti web visitati utilizzino certificati SSL/TLS validi e siano configurati correttamente. I browser moderni forniscono indicatori visivi, come il lucchetto accanto all’URL, che segnalano connessioni sicure.
  2. Sicurezza della rete
    • Utilizza reti Wi-Fi protette: evita di connetterti a reti Wi-Fi pubbliche non sicure. Se necessario, utilizza una rete virtuale privata (VPN) per crittografare il traffico di rete.
    • Proteggi la tua rete domestica: cambia la password predefinita del router e utilizza protocolli di sicurezza robusti come WPA3 per la tua rete Wi-Fi domestica.
  3. Autenticazione forte
    • Implementa l’autenticazione a più fattori (MFA): usa MFA ovunque sia disponibile, specialmente per servizi critici come email, servizi bancari e social media. Questo aggiunge un ulteriore strato di sicurezza oltre la semplice password.
  4. Software e sistema aggiornati
    • Mantieni aggiornato il software: aggiorna regolarmente il sistema operativo, il browser e tutte le applicazioni. Gli aggiornamenti spesso includono patch per vulnerabilità di sicurezza che potrebbero essere sfruttate dagli attaccanti.
  5. Educazione e consapevolezza
    • Formazione sulla sicurezza informatica: gli utenti dovrebbero essere formati per riconoscere tentativi di phishing e altre tattiche usate per facilitare gli attacchi MITM.
    • Verifica l’identità di siti web e email: impara a identificare segnali di allarme di siti web e comunicazioni email fraudolente, come errori ortografici o URL sospetti.
  6. Strumenti di sicurezza
    • Utilizza firewall e software antivirus: impiega firewall per monitorare il traffico in entrata e in uscita e software antivirus per proteggere da malware che potrebbe essere utilizzato in attacchi MITM.
  7. VPN e Sicurezza End-to-End
    • Connessioni VPN sicure: una VPN può fornire una connessione crittografata sicura su Internet, particolarmente utile quando si accede a reti pubbliche.
    • Comunicazione end-to-end crittografata: usa applicazioni di messaggistica che offrono crittografia end-to-end per proteggere i dati da potenziali intercettazioni.

Implementando queste misure, sia gli individui che le organizzazioni possono ridurre significativamente il rischio di cadere vittime di attacchi Man in the Middle. La chiave sta nella costante vigilanza e nell’adozione di pratiche di sicurezza informatica solide e aggiornate.

 

Come riconoscere un attacco Man in the middle?

Riconoscere un attacco Man in the Middle (MITM) in atto può essere difficile, poiché gli hacker mirano a rimanere nascosti mentre intercettano o manipolano le comunicazioni tra due parti. Tuttavia, ci sono alcuni segnali di avvertimento e indicatori che possono suggerire la presenza di un attacco MITM. Ecco alcuni modi per identificare potenziali attacchi:

1. Avvisi di sicurezza del browser

Un avviso di sicurezza del browser che indica problemi con il certificato SSL di un sito web può essere un segno di spoofing HTTPS o di un attacco MITM. Anche se gli avvisi possono essere falsi positivi, è importante prenderli sul serio e indagare ulteriormente.

2. Cambiamenti inaspettati nelle prestazioni della rete

Un’improvvisa diminuzione della velocità di connessione o un aumento insolito del tempo di caricamento delle pagine web possono indicare che il traffico viene reindirizzato attraverso un intermediario malintenzionato.

3. URL sospetti

Controllare l’URL nella barra degli indirizzi del browser. Gli attacchi MITM possono coinvolgere reindirizzamenti a siti web fraudolenti con URL che differiscono leggermente da quelli legittimi, ad esempio attraverso l’uso di caratteri simili o cambiamenti sottili.

4. Problemi con la crittografia

Se una connessione che dovrebbe essere crittografata (indicata dal lucchetto nella barra degli indirizzi del browser) appare come non sicura o se il lucchetto presenta anomalie, potrebbe essere un segnale di un attacco.

5. Modelli di traffico anomali

L’uso di strumenti di monitoraggio della rete può rivelare schemi insoliti di traffico dati, come un volume inaspettato di richieste verso destinazioni sconosciute, che potrebbero indicare attività di intercettazione.

6. Messaggi di autenticazione o di errore inaspettati

Ricevere messaggi di errore inaspettati durante il login o notifiche di autenticazione per attività che non hai intrapreso può suggerire che qualcuno sta tentando di accedere ai tuoi account o che le tue credenziali sono state compromesse in un attacco MITM.

7. Verifica degli indirizzi MAC

Discrepanze tra gli indirizzi MAC (Media Access Control) noti di dispositivi nella tua rete e quelli che appaiono nelle tue impostazioni di rete possono indicare ARP spoofing, una tecnica comune negli attacchi MITM.

 

Cosa fare dopo un attacco Man in the middle?

Dopo essere stati vittima di un attacco Man in the Middle (MITM), è cruciale agire rapidamente per minimizzare i danni e rafforzare la sicurezza per prevenire futuri attacchi. Ecco alcuni passaggi da seguire:

1. Cambia le password

Cambia immediatamente tutte le password e le credenziali di accesso che potrebbero essere state compromesse durante l’attacco. È importante farlo da un dispositivo sicuro per evitare che le nuove credenziali siano nuovamente intercettate.

2. Verifica le Impostazioni della rete

Controlla le impostazioni della tua rete per assicurarti che non siano state modificate. Gli attaccanti potrebbero aver cambiato le impostazioni del router o del server DNS per reindirizzare il traffico attraverso una rete controllata da loro.

3. Analizza e pulisci i dispositivi

Esegui una scansione antivirus completa su tutti i dispositivi che potrebbero essere stati compromessi per identificare e rimuovere malware o spyware installati dall’attaccante.

4. Aggiorna e patcha

Assicurati che tutti i sistemi operativi, software e applicazioni siano aggiornati con le ultime patch di sicurezza. Gli attacchi MITM spesso sfruttano vulnerabilità note che sono state già corrette nei recenti aggiornamenti.

5. Monitoraggio delle attività dell’account

Monitora attentamente l’attività dei tuoi account online per individuare eventuali azioni sospette che potrebbero indicare l’uso illecito delle tue credenziali rubate.

6. Utilizza la verifica in due passaggi

Dove disponibile, attiva la verifica in due passaggi (o autenticazione a due fattori) per gli account online. Questo aggiunge un ulteriore livello di sicurezza oltre alla semplice password.

7. Informa le autorità

Se l’attacco ha compromesso informazioni finanziarie o ha portato a furti d’identità, è importante informare le banche, le compagnie di carte di credito e le autorità competenti per prevenire abusi ulteriori.

8. Consulta un esperto di sicurezza

Se l’attacco è complesso o se i dati sensibili sono stati compromessi, potrebbe essere necessario consultare un professionista o un’azienda specializzata in sicurezza informatica per un’analisi approfondita e per rafforzare le misure di sicurezza.

9. Educazione e formazione

Considera la possibilità di partecipare a corsi di formazione sulla sicurezza informatica per te stesso o per il tuo team. La conoscenza è uno dei migliori strumenti di difesa contro futuri attacchi.

10. Rivedi e migliora le misure di sicurezza

Infine, rivedi e aggiorna regolarmente le tue politiche e procedure di sicurezza. Considera l’adozione di strumenti avanzati di protezione della rete e di crittografia per migliorare la sicurezza delle comunicazioni.

Rispondere in modo proattivo dopo un attacco MITM può aiutare a mitigare i danni e a proteggere meglio le tue informazioni personali e aziendali da futuri attacchi.

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