Tipologie di backup: completo, incrementale, differenziale

Scritto da Webristle

Ott 14, 2023

Ottobre 14, 2023

Nell’era digitale in cui i dati rivestono un ruolo cruciale, la scelta delle giuste tipologie di backup è fondamentale per garantire la sicurezza e l’integrità delle informazioni.

In questo articolo spiegheremo in cosa consiste il backup analizzeremo vantaggi e svantaggi delle diverse tipologie di backup, esplorando le diverse strategie per aiutarti a prendere decisioni più consapevoli sulla protezione dei tuoi dati.

 

Quali sono le diverse tipologie di backup?

Esistono tre tipologie principali di backup: completo, incrementale e differenziale. Ecco una spiegazione di ognuno di essi.

Backup completo

Il backup completo è la tipologia di backup più semplice. Con questo metodo, si copiano tutti i dati selezionati in un’area di archiviazione, indipendentemente dal fatto che siano stati modificati o meno. Questo significa che l’intero set di dati viene copiato ogni volta che si esegue un backup completo, rendendolo il backup più grande in termini di spazio di archiviazione richiesto. Per questo motivo il ripristino è semplice, poiché tutte le informazioni sono contenute in un’unica copia.

Questo tipo di backup ha diversi vantaggi:

  1. Ripristino Integrale: uno dei principali vantaggi del backup completo è che permette di ripristinare l’intero set di dati nella sua integrità. Quando si effettua un ripristino, tutti i dati sono disponibili e non è necessario applicare backup incrementali o differenziali per recuperare i dati più recenti.
  2. Semplicità di gestione: la gestione del backup completo è relativamente semplice. Non è necessario tenere traccia di quale parte dei dati è stata copiata durante ciascun backup, come nel caso dei backup incrementali o differenziali. Basta eseguire periodicamente un nuovo backup completo per assicurarsi che tutti i dati siano aggiornati.
  3. Velocità di ripristino: poiché tutti i dati sono inclusi in un unico backup completo, il ripristino dei dati può essere più veloce rispetto ai metodi di backup incrementali, che richiedono l’applicazione sequenziale di diversi backup per ottenere l’ultima versione dei dati.
  4. Indipendenza dai backup precedenti: il ripristino da un backup completo non dipende dai backup precedenti. Questo significa che, anche se alcuni dei backup precedenti sono danneggiati o non disponibili, è comunque possibile utilizzare il backup completo per recuperare tutti i dati.
  5. Ampia copertura dei dati: poiché il backup completo copre l’intero set di dati, è ideale per proteggere dati di varie tipologie, inclusi file di sistema, applicazioni, documenti utente e altro ancora.
  6. Sicurezza e conservazione dei dati: il backup completo fornisce una copia completa e indipendente dei dati, che può essere conservata in modo sicuro in un’area separata. Questo aiuta a garantire che i dati siano al sicuro da perdite accidentali o danni.
  7. Facilità di test: è relativamente semplice eseguire test di ripristino utilizzando backup completi per verificare che i dati possano essere recuperati con successo in caso di necessità.

Nonostante i numerosi vantaggi, è importante notare che il backup completo richiede più spazio di archiviazione rispetto a metodi di backup più efficienti in termini di spazio, come i backup incrementali o differenziali. Pertanto, è essenziale bilanciare la scelta della tipologia di backup in base alle esigenze specifiche di conservazione dei dati e alle risorse disponibili. In molti casi, una combinazione di backup completo e metodi di backup incrementali o differenziali può fornire un equilibrio adeguato tra copertura dei dati e uso efficiente dello spazio di archiviazione.

 

Backup incrementale

Con il backup incrementale vengono copiati solo i dati che sono stati modificati o creati dall’ultima esecuzione del backup, risparmiando spazio su disco. Ad esempio, se effettui un backup incrementale giornaliero, vengono copiate solo le modifiche apportate ai file dal giorno precedente. Questo significa che ogni backup successivo è più piccolo rispetto al precedente. Tuttavia, il ripristino in questo caso è un po’ più complesso poiché richiede l’applicazione di tutti i backup incrementali in ordine, partendo dal backup completo iniziale, seguito da tutti gli incrementali.

Questo approccio ha diversi vantaggi.

  1. Risparmio di spazio di archiviazione: uno dei principali vantaggi del backup incrementale è che richiede meno spazio di archiviazione rispetto al backup completo. Poiché vengono copiate solo le modifiche apportate ai dati da quando è stato eseguito l’ultimo backup, si evita di duplicare dati già presenti nei backup precedenti.
  2. Velocità di backup: poiché il backup incrementale si concentra solo su dati modificati o nuovi, il processo di backup è più veloce rispetto a un backup completo, soprattutto quando si tratta di grandi volumi di dati.
  3. Frequenza di esecuzione: è possibile pianificare backup incrementali più frequenti senza consumare eccessive risorse di archiviazione o tempo di elaborazione. Ciò consente di avere copie più recenti dei dati.
  4. Efficienza di risorse: il backup incrementale è meno intensivo in termini di utilizzo della CPU e dell’I/O del sistema rispetto ai backup completi. Questo significa che è meno probabile che influisca negativamente sulle prestazioni del sistema durante l’esecuzione.
  5. Ripristino flessibile: per ripristinare i dati, è necessario applicare il backup completo più tutti i backup incrementali successivi. Tuttavia, questo offre una maggiore flessibilità nel ripristinare specifiche versioni di file o punti temporali, in quanto è possibile selezionare il backup incrementale desiderato.
  6. Scelta dei dati da copiare: con il backup incrementale, è possibile selezionare specifici dati o cartelle per il backup, il che consente una gestione più granulare dei dati di backup.
  7. Minore impatto sulla rete: poiché i backup incrementali coprono solo le modifiche apportate ai dati, il trasferimento di dati attraverso la rete è più leggero rispetto ai backup completi, riducendo il consumo di larghezza di banda.
  8. Minore probabilità di errore umano: poiché il processo di backup è automatizzato e copre solo i dati modificati, c’è meno spazio per errori umani rispetto ai backup completi.

Sottolineiamo nuovamente che i backup incrementali richiedono un processo di ripristino più complesso, in quanto è necessario applicare il backup completo seguito da tutti i backup incrementali successivi per ottenere l’ultima versione dei dati. La scelta tra backup completo e backup incrementale dipenderà dalle esigenze specifiche di conservazione dei dati e dalle risorse disponibili. In molti scenari, una combinazione di entrambe le tipologie di backup può fornire il giusto equilibrio tra copertura dei dati e utilizzo efficiente dello spazio di archiviazione.

Backup differenziale

Il backup differenziale è simile al backup incrementale, ma conserva tutte le modifiche apportate rispetto all’ultimo backup completo. Ad esempio, se si effettua un backup differenziale giornaliero, verranno copiate tutte le modifiche apportate ai file rispetto all’ultimo backup completo. Questo significa che ogni backup differenziale successivo sarà sempre più grande del precedente, ma il ripristino richiederà solo il backup completo più l’ultimo backup differenziale.

Questo approccio ha diversi vantaggi.

  1. Risparmio di spazio di archiviazione: Il backup differenziale richiede meno spazio di archiviazione rispetto al backup completo, ma più rispetto al backup incrementale. Copre solo le modifiche apportate ai dati da quando è stato eseguito l’ultimo backup completo, evitando la duplicazione dei dati già presenti nei backup precedenti.
  2. Efficienza dei tempi di backup: sebbene richieda più spazio rispetto al backup incrementale, il backup differenziale è più veloce da eseguire rispetto al backup completo. Copre tutte le modifiche apportate dal momento dell’ultimo backup completo, indipendentemente da quanti backup differenziali intermedi sono stati eseguiti. Questo lo rende un compromesso tra efficienza dello spazio e velocità di esecuzione.
  3. Frequenza di backup: puoi pianificare backup differenziali più frequenti rispetto ai backup completi senza dover copiare tutti i dati ogni volta. Questo consente di avere copie più aggiornate dei dati senza eccessivi requisiti di spazio di archiviazione.
  4. Ripristino semplice: il processo di ripristino con il backup differenziale è relativamente semplice. Per ripristinare i dati, è sufficiente applicare il backup completo seguito dal backup differenziale più recente. Questo facilita il recupero dei dati in caso di necessità.
  5. Scelta dei dati da copiare: puoi selezionare specifici dati o cartelle da includere nel backup differenziale, offrendo una gestione granulare dei dati di backup.
  6. Minore Impatto sulla rete: poiché il backup differenziale copre solo le modifiche apportate ai dati, il trasferimento di dati attraverso la rete è più leggero rispetto ai backup completi, riducendo il consumo di larghezza di banda.
  7. Minore probabilità di errore umano: poiché il processo di backup è automatizzato e copre solo i dati modificati, c’è meno spazio per errori umani rispetto ai backup completi.
  8. Consistenza dei dati: il backup differenziale assicura che i dati siano coerenti rispetto al momento del backup completo. Questo può essere utile in scenari in cui è importante avere una “istantanea” dei dati in un certo punto temporale.

È importante notare che, come per tutti i tipi di backup, il processo di ripristino con il backup differenziale richiede attenzione. Per ripristinare i dati, è necessario applicare il backup completo seguito da tutti i backup differenziali intermedi e il backup differenziale più recente.

Come puoi certamente immaginare, la scelta tra backup completo, incrementale e differenziale dipenderà dalle esigenze specifiche di conservazione dei dati e dalle risorse disponibili. In molti casi, una combinazione di queste tipologie di backup può fornire il giusto equilibrio tra copertura dei dati e utilizzo efficiente dello spazio di archiviazione.

 

I diversi approcci delle tipologie di backup

Backup a livello di file o a livello di blocco

I backup a livello di file e i backup a livello di blocco rappresentano due approcci di backup distinti per la copia e la protezione dei dati. Ecco una spiegazione più dettagliata di entrambe le metodologie.

Cominciamo con i backup a livello di file. Questa tipologia di backup si concentra sugli specifici file all’interno del sistema. Ogni file selezionato viene copiato e archiviato separatamente, preservando la struttura delle cartelle originali. In altre parole, puoi scegliere manualmente i file e le cartelle da includere nel backup e il software di backup si occuperà di copiarli esattamente come si trovano al momento della selezione. Ciò comporta alcuni vantaggi.

  1. Facilità d’uso: i backup a livello di file sono piuttosto semplici da configurare e gestire, dato che si basano sulla tua selezione manuale dei dati da proteggere.
  2. Ripristino selettivo: se dovesse verificarsi una perdita di dati, puoi recuperare singoli file o cartelle senza dover ripristinare l’intero backup, il che è molto comodo.
  3. Adatti per file di piccole dimensioni: questa metodologia è particolarmente efficace per i file di dimensioni moderate o piccole.

Tuttavia, esistono anche degli svantaggi da considerare.

  1. Utilizzo intensivo di CPU e I/O: copiare file individuali può richiedere più risorse computazionali rispetto a un backup a livello di blocco, soprattutto se hai molti file da copiare.
  2. Meno efficienti per grandi volumi di dati: non è la scelta ideale per il backup di grandi quantità di dati, come database o immagini di dischi, poiché può diventare ingestibile.

Passiamo ora ai backup a livello di blocco. Questo tipo di backup si concentra sui blocchi di dati all’interno di un dispositivo o di un volume di storage. Ogni volta che un blocco subisce una modifica, viene copiato e archiviato. Questo approccio è spesso impiegato in applicazioni di tipo “snapshot,” come il backup di dischi virtuali o di database.

Vantaggi dei backup a livello di blocco.

  1. Efficienza: sono più efficienti in termini di spazio di archiviazione e risorse, poiché copiano solo i blocchi di dati che sono stati modificati.
  2. Velocità: sono più veloci per i backup incrementali, dato che si concentrano solo su ciò che è cambiato, risparmiando tempo e risorse.
  3. Adatti per grandi volumi di dati: questa è l’opzione preferita per il backup di grandi quantità di dati e per applicazioni di database complesse.

D’altra parte, vanno considerati anche alcuni svantaggi.

  1. Complessità: la gestione e il ripristino dei backup a livello di blocco possono essere più complessi, poiché non è possibile accedere direttamente ai singoli file all’interno del backup.
  2. Maggiore requisito di storage iniziale: poiché si copiano blocchi di dati, potrebbe essere necessario più spazio di archiviazione iniziale rispetto a un backup a livello di file.

La scelta tra backup a livello di file e a livello di blocco dipenderà dalle esigenze specifiche del tuo sistema di backup, dalle dimensioni dei dati e dalla complessità della gestione dei dati. In alcuni casi, potresti persino optare per una combinazione dei due metodi per garantire un’adeguata protezione dei dati, massimizzando l’efficienza e la flessibilità del tuo sistema di backup.

 

Compressione e Deduplicazione

La compressione dei backup è una tecnica che mira a ridurre le dimensioni dei dati di backup utilizzando algoritmi di compressione. Questi algoritmi rilevano e rimuovono la ridondanza nei dati, sostituendo sequenze ripetitive o simili con rappresentazioni più brevi o simboliche. L’obiettivo è quello di conservare i dati in modo più efficiente, occupando meno spazio di archiviazione. Questo è particolarmente utile quando si gestiscono grandi quantità di dati. Tuttavia, è importante notare che la compressione richiede risorse di elaborazione, il che può comportare un aumento dell’utilizzo della CPU durante i processi di backup.

La deduplicazione dei backup è una tecnica che si concentra sulla rimozione dei dati duplicati o ridondanti all’interno del set di dati di backup. Invece di archiviare duplicati completi di file o blocchi di dati, viene conservata solo una copia dei dati e viene creata una mappa di riferimento per i duplicati. Questo riduce notevolmente i requisiti di spazio di archiviazione e accelera i tempi di backup, poiché meno dati devono essere copiati. Tuttavia, la deduplicazione può essere complessa da implementare e richiedere hardware o software specializzati.

Spesso, la compressione e la deduplicazione vengono utilizzate in combinazione nelle strategie di backup per ottenere il massimo risparmio di spazio. La compressione riduce le dimensioni dei dati prima che vengano applicate tecniche di deduplicazione, massimizzando così l’efficienza dello storage. Tuttavia, è importante valutare attentamente i requisiti hardware e software necessari per implementare queste tecniche e selezionare la soluzione più adatta alle proprie esigenze di backup e le indicazioni del proprio piano di disaster recovery.

 

Spazio di archiviazione del backup

Lo spazio di archiviazione del backup si riferisce alla quantità di spazio di storage necessaria per memorizzare i dati di backup. Questo spazio è utilizzato per conservare copie dei dati, file e informazioni importanti in modo che possano essere recuperati in caso di perdita, danneggiamento o eliminazione accidentale dei dati originali. L’allocazione di spazio di archiviazione per i backup è un aspetto critico della pianificazione delle strategie di backup e della gestione della protezione dei dati.

Ecco alcuni punti chiave relativi allo spazio di archiviazione del backup.

  1. Dimensioni dei dati di backup: la quantità di spazio richiesta per i dati di backup dipende dalla quantità di dati da copiare. Questo può variare notevolmente a seconda delle dimensioni dell’azienda o dell’utente individuale e della frequenza con cui vengono eseguiti i backup.
  2. Strategia di backup: la strategia di backup scelta influisce sulla dimensione complessiva dello spazio di archiviazione richiesto. Ad esempio, i backup completi copiano l’intero set di dati, mentre i backup incrementali o differenziali copiano solo i dati modificati. Questo può influire notevolmente sulla quantità di spazio necessaria.
  3. Politiche di retention: le politiche di retention determinano per quanto tempo vengono conservate le copie dei backup. Più lungo è il periodo di conservazione, maggiore è lo spazio di archiviazione richiesto.
  4. Compressione e deduplicazione: l’utilizzo di tecniche di compressione e deduplicazione dei dati può ridurre significativamente lo spazio di archiviazione richiesto per i backup. Queste tecniche eliminano la ridondanza nei dati e comprimono i file prima dell’archiviazione.
  5. Tipo di dati: il tipo di dati influisce sulla dimensione dello spazio di archiviazione richiesto. Ad esempio, i file multimediali come video e immagini tendono ad essere molto più grandi dei documenti di testo.
  6. Frequenza dei backup: la frequenza con cui vengono eseguiti i backup influisce sulla dimensione complessiva dello spazio di archiviazione necessario. Backup più frequenti richiedono più spazio.
  7. Scalabilità: è importante pianificare per la crescita futura e assicurarsi che lo spazio di archiviazione del backup possa essere facilmente ampliato se necessario.

La corretta gestione dello spazio di archiviazione del backup è fondamentale per garantire una protezione efficace dei dati. È importante bilanciare la quantità di spazio dedicata ai backup con le risorse disponibili e le esigenze specifiche dell’utente o dell’azienda. Inoltre, è essenziale monitorare e gestire regolarmente lo spazio di archiviazione del backup per garantire che sia sufficiente e che i dati siano accessibili quando necessario.

Automazione

L’automazione dei backup è una pratica chiave nella gestione efficace dei dati e della protezione dei dati. Consiste nell’automatizzare il processo di creazione e archiviazione delle copie di sicurezza dei dati in modo regolare, riducendo al minimo l’intervento umano. L’automazione dei backup offre numerosi vantaggi, eccoli di seguito.

  1. Affidabilità: gli errori umani, come la mancata esecuzione di un backup o l’archiviazione in un’ubicazione errata, sono ridotti al minimo poiché i backup sono programmati e avvengono automaticamente.
  2. Risparmio di tempo: gli utenti e gli amministratori di sistema risparmiano tempo prezioso poiché non è necessario eseguire manualmente i backup a intervalli regolari.
  3. Consistenza: gli automatismi garantiscono che i backup vengano eseguiti in modo coerente secondo le procedure definite.
  4. Flessibilità: è possibile pianificare backup in base a specifiche esigenze, come backup giornalieri, settimanali o mensili, o backup in determinati momenti della giornata.

Ecco alcuni passaggi chiave per implementare con successo l’automazione dei backup.

  1. Identificazione dei dati critici: prima di iniziare, è fondamentale identificare i dati critici che devono essere inclusi nei backup. Questi possono includere documenti aziendali, database, applicazioni o qualsiasi altra informazione di valore.
  2. Scelta di un software di backup: scegliere un software di backup che supporti l’automazione e soddisfi le esigenze specifiche dell’organizzazione. Assicurarsi che il software sia compatibile con i sistemi operativi e i dispositivi utilizzati.
  3. Pianificazione dei backup: definire una strategia di backup, compresa la frequenza e la durata dei backup. Ad esempio, è possibile programmare backup giornalieri, settimanali o mensili, o decidere se eseguire backup continui (backup incrementali) o snapshot periodici (backup completi o differenziali).
  4. Configurazione del software: configurare il software di backup in base alle esigenze, specificando i percorsi dei dati da copiare, le destinazioni di backup (ad esempio, unità locali o servizi di cloud storage), le politiche di retention e altre opzioni.
  5. Automazione dei processi: utilizzare le funzionalità di pianificazione e automazione del software di backup per programmare quando e come verranno eseguiti i backup. Assicurarsi di includere notifiche in caso di successo o fallimento del backup.
  6. Monitoraggio e manutenzione: monitorare regolarmente l’automazione dei backup per verificare che stia funzionando correttamente. Assicurarsi che i backup vengano archiviati in modo sicuro e che siano facilmente accessibili in caso di necessità.
  7. Aggiornamenti e test: mantenere il software di backup aggiornato per garantire che siano disponibili le ultime funzionalità di sicurezza e prestazioni. Inoltre, eseguire periodicamente test di ripristino per assicurarsi che i dati possano essere recuperati con successo in caso di emergenza.

L’automazione dei backup è un elemento cruciale della pianificazione della business continuity e della protezione dei dati. Quando viene implementata correttamente, contribuisce a garantire che i dati siano protetti e disponibili quando ne hai bisogno.

 

Cos’altro c’è da sapere sulle tipologie di backup?

Backup mirror

Il backup mirror, noto anche come “backup speculare” o “backup a specchio”, è una tipologia di backup in cui una copia identica di tutti i dati e delle informazioni presenti su un dispositivo o sistema viene creata e mantenuta su un secondo dispositivo o sistema. Questa copia è una replica esatta dei dati originali e viene mantenuta in sincronia con il dispositivo originale in tempo reale o a intervalli regolari.

Ecco alcune caratteristiche chiave del backup mirror.

  1. Replica esatta: nel backup mirror, ogni file, cartella e dato presente sul dispositivo di origine viene duplicato sul dispositivo di backup in modo esatto. Questo significa che il backup è una copia speculare dei dati originali.
  2. Sincronizzazione in tempo reale o programmata: la sincronizzazione tra il dispositivo originale e il dispositivo di backup può avvenire in tempo reale, il che significa che ogni modifica apportata ai dati originali viene immediatamente riflessa sul dispositivo di backup. Oppure, la sincronizzazione può essere pianificata a intervalli regolari, ad esempio ogni giorno o ogni ora.
  3. Ridondanza dei dati: il backup mirror fornisce una ridondanza completa dei dati. Se i dati originali vengono danneggiati o persi a causa di un guasto hardware, errore umano, attacco informatico o altro problema, è possibile recuperare una copia identica dei dati dal dispositivo di backup.
  4. Rapido ripristino: poiché il backup mirror è una replica esatta dei dati originali, il ripristino dei dati è rapido e semplice. È possibile passare immediatamente ai dati di backup in caso di necessità.
  5. Adatto per la continuità aziendale: il backup mirror è particolarmente adatto per garantire la continuità aziendale in quanto fornisce una copia immediatamente accessibile dei dati. Questo è utile per ridurre al minimo i tempi di inattività in caso di guasto del sistema principale.
  6. Svantaggio dello spazio di archiviazione: poiché il backup mirror è una copia esatta di tutti i dati, richiede una quantità significativa di spazio di archiviazione. Questo può essere un costo da considerare quando si implementa questa strategia di backup.

È importante notare che, sebbene il backup mirror offra una protezione completa dei dati, non è immune da alcuni rischi. Ad esempio, se i dati vengono danneggiati o eliminati sul dispositivo principale, la stessa modifica può essere riflessa sul dispositivo di backup, rendendo necessaria una revisione dei dati prima del ripristino. Inoltre, gli eventi catastrofici che danneggiano entrambi i dispositivi possono comportare la perdita di entrambe le copie dei dati.

Per mitigare questi rischi, molte organizzazioni combinano il backup mirror con altre strategie di backup, come backup su dispositivi o servizi di archiviazione separati o utilizzano una soluzione di backup più complessa che incorpora la creazione di snapshot o punti di ripristino.

Backup continuo

Il backup continuo, noto anche come “backup in tempo reale” o “backup in continuo”, è una strategia di backup che prevede la creazione di copie di sicurezza dei dati in modo costante e in tempo reale mentre vengono apportate modifiche ai dati. Questa tecnica assicura che ogni modifica, aggiunta o eliminazione di file venga immediatamente copiata e salvata in un’area di archiviazione di backup senza alcun ritardo. In sostanza, il backup continuo tiene i dati di backup sempre aggiornati in tempo reale.

Ecco alcune caratteristiche chiave del backup continuo.

  • Aggiornamento costante: il backup continuo opera in tempo reale o a intervalli molto brevi (spesso in modo istantaneo) per assicurarsi che le modifiche ai dati siano copiate immediatamente nel backup.
  • Minimi tempi di rischio: poiché i dati vengono copiati quasi istantaneamente nel backup, il rischio di perdita di dati a causa di guasti hardware, errori umani o attacchi informatici è ridotto al minimo.
  • Riduzione dei tempi di recupero: il ripristino dei dati da un backup continuo è generalmente molto rapido, poiché si dispone di una copia aggiornata dei dati in qualsiasi momento.
  • Protezione da minacce informatiche: questa strategia può contribuire a proteggere i dati da ransomware e altri attacchi informatici, in quanto le modifiche dannose ai dati saranno riflesse anche nel backup, ma è importante disporre di meccanismi di versionamento o di protezione avanzata per evitare che i dati danneggiati sostituiscano le versioni sane nel backup.
  • Consumo di risorse: Il backup continuo richiede una certa quantità di risorse del sistema, poiché deve monitorare costantemente le modifiche ai dati e copiarle nel backup. Questo può influire sulle prestazioni del sistema, specialmente se si tratta di un’implementazione non ottimizzata.
  • Spazio di archiviazione: a causa della frequenza delle copie, il backup continuo può richiedere una quantità significativa di spazio di archiviazione, soprattutto per sistemi con un alto volume di modifiche ai dati.
  • Monitoraggio e gestione: è necessario monitorare attentamente il backup continuo per garantire che funzioni correttamente e che non ci siano problemi di integrità dei dati nel backup.

Il backup continuo è particolarmente adatto per situazioni in cui la perdita di dati è inaccettabile o deve essere ridotta al minimo, come in ambienti aziendali critici o in scenari in cui i dati sono altamente sensibili. Tuttavia, a causa dei requisiti di risorse e spazio di archiviazione, può essere costoso da implementare e richiede una pianificazione e una gestione attente.

 

Backup incrementale a livello di blocco

Il backup incrementale a livello di blocco è una strategia di backup che si concentra sulla copia dei cambiamenti effettuati sui dati a livello di blocchi, piuttosto che a livello di file. In questa tecnica, invece di copiare interi file o directory quando vengono apportate modifiche, vengono copiati solo i blocchi di dati che sono stati modificati, aggiunti o eliminati dai file esistenti.

Ecco come funziona il backup incrementale a livello di blocco.

  1. Identificazione dei blocchi modificati: un software di backup a livello di blocco monitora costantemente i dati e identifica i blocchi di dati che subiscono modifiche, che possono includere modifiche a file di grandi dimensioni o solo a parti di essi.
  2. Copia dei blocchi modificati: solo i blocchi di dati modificati vengono copiati nel backup. Questo riduce notevolmente la quantità di dati che deve essere trasferita e archiviata, risparmiando spazio di archiviazione e tempo di backup.
  3. Gestione della versione dei blocchi: il software di backup tiene traccia delle versioni dei blocchi di dati, consentendo di recuperare versioni specifiche dei dati da diverse date e orari.

I vantaggi del backup incrementale a livello di blocco includono.

  1. Efficienza dello spazio: poiché vengono copiati solo i dati effettivamente modificati, il backup incrementale a livello di blocco richiede meno spazio di archiviazione rispetto ai backup completi o differenziali.
  2. Velocità di backup e ripristino: i backup incrementali a livello di blocco possono essere più veloci rispetto ai backup completi, in quanto copiano solo le modifiche effettuate sui dati. Il ripristino è anche più rapido poiché è necessario recuperare solo i blocchi di dati necessari.
  3. Minimizzazione del traffico di rete: quando i backup vengono eseguiti su una rete, il backup incrementale a livello di blocco riduce il traffico di rete poiché trasferisce solo i dati effettivamente modificati.
  4. Minimizzazione del carico del sistema: questa tecnica riduce il carico del sistema, in quanto non è necessario elaborare e copiare interi file se solo una parte di essi è stata modificata.

Tuttavia, è importante notare che il backup incrementale a livello di blocco richiede un software di backup appositamente progettato e una gestione accurata dei blocchi di dati per garantire l’integrità del backup. Inoltre, la complessità dell’implementazione può variare a seconda del software utilizzato e della piattaforma sottostante. Questa strategia di backup è particolarmente utile in ambienti in cui sono necessari backup frequenti e l’efficienza dello spazio di archiviazione è una priorità.

 

Vuoi mettere al sicuro i tuoi dati ma non sai quali tipologie di backup sia più adatta alle tue esigenze? Non esitare a contattarci, studieremo insieme una strategia ad hoc per te.

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